Alternative gratuite a ChatGPT: 5 AI da provare subito (per quando OpenAI ti lascia a piedi)
Ammettilo. Sei lì, pronto a scrivere il discorso motivazionale per il tuo pesce rosso o la strategia di dominazione globale che forse resterà solo un sogno… e BOOM, ChatGPT decide che hai rotto abbastanza e ti rifila il solito “Si è verificato un errore, riprova più tardi”.
È in questi momenti che capisci il vero significato dell’abbandono. Ma niente panico! Il mondo dell’AI è grande e pieno di alternative, alcune brillanti, altre così strane che sembrano generate da una scimmia sotto anfetamine.
Alcune di queste AI gratuite
1. Poe by Quora: l’AI multi-personalità
Poe è tipo un condominio di AI. Ti permette di chattare con vari modelli, tra cui Claude, GPT-3.5 e altri ancora. Perfetto se vuoi un’esperienza multipla senza dover cambiare piattaforma ogni tre secondi. Peccato che abbia il limite di messaggi giornalieri, quindi usalo con parsimonia, tipo il detersivo ultra-costoso che non vuoi finire subito.
PRO: Più AI in un solo posto, perfetto per i poligami dell’intelligenza artificiale.
CONTRO: Dopo un tot di messaggi ti blocca e ti guarda con aria di disapprovazione digitale.
2. Perplexity AI: il detective dell’informazione
Hai presente quando ChatGPT inizia a inventare roba come un nonno ubriaco ai pranzi di Natale? Ecco, Perplexity AI evita questa tragedia usando fonti reali per le sue risposte. Ti fornisce link, riferimenti e magari pure la dichiarazione giurata di un esperto se glielo chiedi con gentilezza.
PRO: Niente allucinazioni AI, solo fatti concreti.
CONTRO: Se cercavi una risposta divertente ma errata, tipo che i dinosauri hanno inventato il jazz, rimarrai deluso.
3. YouChat: il Google che ha visto troppe puntate di Black Mirror
YouChat è la versione AI di Google Search, con il carisma di un impiegato che ha appena scoperto di aver finito il caffè. Ti dà risposte basate su risultati web, quindi perfetto per ricerche aggiornate. L’unico problema? A volte sembra non aver voglia di lavorare e ti lascia a secco di informazioni.
PRO: Usa fonti reali, aggiornato come un influencer che cambia outfit ogni tre secondi.
CONTRO: Se gli gira male, ti lascia con più domande di quante ne avessi all’inizio.
4. HuggingChat: l’open source che sogna di essere il nuovo ChatGPT
Creato dalla community di Hugging Face, HuggingChat è una AI open-source che cerca disperatamente di essere ChatGPT, ma con più libertà e meno censure. Peccato che a volte sia come un tirocinante entusiasta: bravo, ma ancora un po’ inesperto.
PRO: Gratuito e senza censura esagerata.
CONTRO: A volte le sue risposte sono degne di un robot in fase adolescenziale.
5. Bard di Google: l’AI che vuole competere con ChatGPT (ma ha il carisma di un PowerPoint aziendale)
Google ci ha provato con Bard, il suo tentativo di entrare nel mondo delle AI conversazionali. Utile per ricerche aggiornate e con una logica un po’ più stabile rispetto a certe risposte creative di ChatGPT, ma diciamocelo: ha la personalità di un manuale di istruzioni IKEA.
PRO: Fonti aggiornate e integrazione con Google.
CONTRO: Zero carisma, risposte spesso troppo meccaniche.
Conclusione: quale scegliere?
Se vuoi una AI multi-funzione, vai di Poe. Se vuoi risposte affidabili, Perplexity AI è il tuo amico. Se preferisci una ricerca in stile Google, prova YouChat. Per gli amanti dell’open-source, HuggingChat fa al caso tuo. Se invece vuoi un’AI che non sbagli mai ma ti annoi mortalmente, c’è sempre Bard.
Nel dubbio, provane un paio. Al massimo, tornerai da ChatGPT con la stessa espressione di chi ha provato il tofu pensando che sapesse di bistecca.
Buona sperimentazione! 🚀