Influencer: la nuova specie dominante o solo parassiti digitali?
L’era degli influencer: quando l’umanità ha deciso di spegnere il cervello
Un tempo, per essere famosi bisognava almeno avere un talento. Oggi, basta saper fingere emozioni davanti
Ma chi sono questi esseri digitali che infestano i social? Visionari del marketing o semplici parassiti del web? Scopriamolo.
Tipologie di influencer: dalla piaga digitale alla calamità globale
Ecco un elenco (non richiesto, ma comunque necessario) delle principali sottospecie di influencer che popolano il nostro ecosistema online:
📸 Il Lifestyle Guru:
Colui che ti insegna a “vivere meglio” mentre mostra una colazione perfetta con un avocado che, inspiegabilmente, non è mai marrone. Il segreto? Filtri, editing e una buona dose di finzione.
💪 Il Fitness Coach Improvvisato:
Spunta dal nulla con addominali scolpiti e ti promette che in 30 giorni diventerai The Rock. Spoiler: non succederà, ma avrai sicuramente investito in inutili proteine al sapore di calcestruzzo.
👗 Il Fashion Blogger Disconnesso dalla Realtà:
Ti convince che spendere 1.200€ per una maglietta sia un “investimento” e che i tuoi vestiti di H&M siano una vergogna per l’umanità.
🚀 Il Crypto Guru del Momento:
“Compra questa moneta che nessuno conosce e diventerai milionario!” – dice lui, mentre ritira i suoi guadagni e lascia te con un portafoglio digitale pieno di fallimenti.
🍕 Il Foodie Estremo:
Mastica rumorosamente un piatto di spaghetti mentre sussurra all’orecchio della fotocamera “mmm, che bontà!”. Nel frattempo, tu stai mangiando una scatoletta di tonno davanti al PC.
🎥 Il TikToker Che Fa Cose a Caso:
Balla, fa facce strane e, per qualche oscuro motivo, guadagna più di un neurochirurgo.
Perché gli influencer esistono? (e come possiamo fermarli?)
Il motivo è semplice: il capitalismo ha capito che siamo tutti un po’ polli e che basta un video ben fatto per venderci l’ennesima cianfrusaglia inutile. Gli influencer sono l’evoluzione definitiva della televendita, ma con meno etica e più filtri Instagram.
Come fermarli? Semplice: smetti di seguirli. Smetti di credere che la loro vita sia reale. E, soprattutto, smetti di comprare tè detox che costano più di una cena stellata.
Il futuro degli influencer: apocalisse o immortalità digitale?
La domanda è lecita: gli influencer spariranno mai? O continueranno a riprodursi come Gremlins sotto la pioggia?
Se la tendenza continua, ci ritroveremo in un mondo dove l’economia sarà basata esclusivamente sullo scambio di like e sponsorizzazioni. Le lauree diventeranno inutili, e per trovare lavoro basterà avere 100K follower e saper dire “Raga, provatelo assolutamente!” senza provare vergogna.
Se, invece, ci sarà un collasso del sistema social, assisteremo alla migrazione di massa degli influencer nei call center, dove dovranno vendere contratti luce e gas senza filtri di bellezza.
Un futuro roseo, in entrambi i casi.
Conclusione: Siamo tutti un po’ influencer (purtroppo)
La triste verità? In un modo o nell’altro, siamo tutti coinvolti. Anche tu, che ora stai leggendo questo articolo, probabilmente hai pubblicato almeno una volta una foto del tuo cibo o del tuo tramonto preferito.
Forse il vero problema non sono loro. Forse il problema siamo noi, che li abbiamo resi così potenti. Ma ora scusami, devo girare un video in cui provo un nuovo dentifricio che cambierà la mia vita. #Ad #NotSponsoredMaMagari